lunedì 4 maggio 2020

A'bbionda 75 cl.

Diamo il benvenuto al birrificio più al sud d\'Italia.
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A'bbionda 75 cl.

giovedì 18 gennaio 2018

Provola fresca dei nebrodi Kg. 1,2 ( € 11,50 al kg )

LA PROVOLA e' prodotta ancora in modo artigianale dalle mani esperte di caseari dei monti Nebrodi, che si tramandano la tecnica di caseificazione di padre in figlio. 
Normalmente è di piccole dimensioni (da 1 a 1,5 chili), anche se alcuni produttori scelgono pezzature superiori, più idonee per stagionature prolungate. 
La forma, è ovoidale modellata manualmente con la classica testina dei caciocavalli (utilizzata per legare le forme ed appenderle). Si ritrova in coppia ("pennule") a cavallo di una pertica per tutto il periodo della stagionatura. Si produce con latte vaccino coagulato con caglio di agnello o di capretto e poi filato gettando acqua calda sulla massa. Prima della filatura la pasta è manipolata a lungo: una tecnica simile a quella usata per impastare il pane, grazie alla quale il formaggio tende a sfogliarsi in bocca. 
Le forme hanno buccia liscia, lucida, di colore paglierino ambrato. Il sapore varia dal dolce al piccantino, con il progredire della stagionatura. E\' un ottimo formaggio da tavola, fresco o stagionato, ma è anche utilizzato come ingrediente in alcuni piatti tipici. La stagionatura è di circa 15 giorni.

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venerdì 31 marzo 2017

Capo d’Orlando presto il Little Sicily




E' quasi tutto pronto per la sesta edizione del Little Sicily, la rassegna nata per celebrare le eccellenze siciliane, che si terrà dal 19 al 21 maggio 2017 a Capo d'Orlando.

Protagonisti saranno non solo i prodotti tipici della tradizione siciliana, ma i migliori sostenitori del Made in Sicily, dalla musica al cabaret. Quest’anno sarà presente al Little Sicily una zona del centro interamente dedicata allo street food, dove alcuni "specialisti del settore" palermitani presenteranno  i più famosi cibi da strada. Sarà data più visibilità ai produttori associati a “Slow food”, mentre  il Cross Road Club curerà l’organizzazione del concerto folk della prima serata.

Si invitano quindi tutte le aziende presenti sul portale www.500vetrine.it a contattare l’Ufficio Turismo del Comune di Capo d’Orlando per prendere parte a questa manifestazione.

lunedì 15 febbraio 2016

Salame Sant'Angelo

Il salame Sant'Angelo è un prodotto di nicchia,grazie al suo sapore genuino e alle sue eccellenti proprietà nutritive.
Il metodo di produzione è del tutto naturale: la carne, tagliata a punta di coltello a grana grossa, condita con prodotti naturali, viene insaccata in budella di maiale e stagionata naturalmente per 45 giorni.

Questo ed altri prodotti tipici siciliani puoi trovarli sul portale www.500vetrine.it


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Salame Sant'Angelo

giovedì 24 settembre 2015

Pasta di Mandorla con ciliegia candita

I dolci fatti con la pasta di mandorle sono tipici della Sicilia, soprattutto della zona del catanese e dell'agrigentino, dove la produzione di questo frutto è molto ricca. Nell'isola si produce infatti oltre la metà delle mandorle del nostro paese.

Non è un caso che la cucina si sia specializzata nella creazione di ricette di dolci basate su questo prodotto della Terra. Ed ecco la classica ricetta della pasta di mandorle usata per produrre i biscotti e i pasticcini diventati uno dei simboli della cucina siciliana. 


Trovate i prodotti di mandorla sul nostro sito dedicato ai prodotti tipici siciliani.

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Dessert alla Mandorla con ciliegia candita

martedì 23 settembre 2014

I Benefici della dieta Mediterranea


Il modello alimentare mediterraneo si può considerare altamente sostenibile e comporta benefici
ambientali, sociali ed economici.
•Impiego risorse naturali. La dieta mediterranea prevede un elevato consumo di cereali, frutta, verdura e
legumi, la cui produzione richiede un impiego di risorse naturali (suolo, acqua) e di emissioni di gas serra
meno intensivo rispetto ad un modello alimentare basato perlopiù sul consumo di carni e grassi animali.
•Stagionalità. La dieta mediterranea prevede il consumo degli alimenti rispettando la stagionalità degli
stessi. Questo si traduce in una riduzione delle coltivazioni in serra e dei relativi impatti ambientali, così
come dell’approvvigionamento e dei costi di trasporto da paesi lontani (food miles).
•Biodiversità. La dieta mediterranea rispetta il territorio e la biodiversità, attraverso semine diverse in ogni
area e rotazione delle colture, al fine di garantire anche la sicurezza alimentare.
•Frugalità. La dieta mediterranea prevede porzioni moderate e consumo di alimenti integrali e freschi, poco
trasformati. Sia le quantità consumate che le minori trasformazioni subite dagli alimenti contribuiscono a
ridurre gli impatti ambientali dei comportamenti alimentari.
•Salute. Numerosi studi confermano che la dieta mediterranea, insieme all’attività fisica, aiuta a prevenire
le malattie cardiovascolari, il diabete e alcuni tipi di tumore (colon retto, mammella, prostata, pancreas,
endometrio). Inoltre, l’assunzione di cibi freschi e integrali permette una maggiore disponibilità e utilizzo di
micronutrienti e antiossidanti.
•Consapevolezza. La dieta mediterranea promuove una maggiore consapevolezza alimentare e legame col
territorio, la conoscenza della stagionalità, biodiversità e naturalità degli alimenti.
•Convivialità. La dieta mediterranea promuove l’interazione sociale, i pasti comuni sono la pietra angolare
delle feste e delle nostre tradizioni sociali.
•Identità. La dieta mediterranea è espressione dell’intero sistema storico e culturale del Mediterraneo. È
una tradizione alimentare millenaria che si tramanda di generazione in generazione, promuovendo non
solo la qualità degli alimenti e la loro caratterizzazione territoriale, ma anche il dialogo tra i popoli.
•Spesa sanitaria. Una maggiore aderenza delle abitudini alimentari al modello mediterraneo migliorerebbe
lo stato di salute generale della popolazione, che si tradurrebbe in una diminuzione della spesa sanitaria
nazionale.
•Spesa delle famiglie. L’aderenza al modello alimentare mediterraneo, privilegiando alimenti di stagione,
prevalentemente cereali e vegetali, permetterebbe una diminuzione della spesa alimentare delle famiglie.
•Valorizzazione delle aziende. La diffusione del modello alimentare mediterraneo si tradurrebbe in un
aumento della domanda commerciale dei prodotti naturali (frutta, verdura, cereali, legumi…) e dei loro
derivati (olio, vino, pasta, pane…), creando reddito e occupazione per le aziende delle regioni
mediterranee.
•Valorizzazione territori. La diffusione del modello alimentare mediterraneo valorizzerebbe l’offerta agroeno-
gastronomica dei nostri territori, contribuendo alla destagionalizzazione dell’offerta turistica.


venerdì 18 luglio 2014

Peperoncini farciti con sarde

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Peperoncini farciti con sarde